Inquinamento atmosferico e patologie respiratorie:
uno studio di valutazione contingente

Dott.ssa Aline Chiabai

Università di Trieste

Abstract

Il caso di studio riguarda l'applicazione del metodo di valutazione contingente nella stima della DAP individuale per eliminare il rischio d'aggravamento della patologia asmatica, correlabile all'inquinamento atmosferico.
L'associazione tra inquinamento atmosferico ed effetti dannosi per la salute umana, in termini di mortalità e morbosità, è stata resa nota in occasione di vari episodi di grave inquinamento ambientale (Londra nel 1952 e 1962). I risultati prodotti dagli studi epidemiologici, e la conoscenza dei meccanismi biologici relativi a tali effetti, ha portato a misure di contenimento e controllo dell'inquinamento atmosferico in vari paesi.
La valutazione contingente è riconosciuta dalla letteratura quale approccio teoricamente corretto nella stima economica dei rischi alla salute dell'uomo, in quanto riesce a rivelare le preferenze degli individui per il bene "salute" e considera il costo psicologico della malattia (Cropper and Freeman, 1991).
L'obiettivo del nostro caso di studio era quello di sperimentare il metodo della valutazione contingente, e trarre delle conclusioni sulla sua applicabilità nel campo della salute umana. Abbiamo focalizzato l'attenzione sulla patologia asmatica, indagando sulla disponibilità a pagare per prevenire il rischio di nuovi attacchi d'asma nell'anno in corso.
L'indagine è stata condotta intervistando residenti nel Friuli-Venezia Giulia, attraverso 395 interviste personali e 315 interviste autocompilative. Si sono intervistati due distinti campioni di persone per poter effettuare successivamente lo "scope test". Al primo campione è stato chiesto di dichiarare la DAP per eliminare il rischio di incorrere in un attacco d'asma entro i 12 mesi successivi. Al secondo campione è stata chiesta la DAP per eliminare il rischio di incorrere in sette attacchi d'asma entro i 12 mesi successivi.
Gli obiettivi che ci prefiggiamo con il presente caso di studio sono i seguenti:

(i) Individuare il valore che il cittadino attribuisce al rischio di incorrere in attacchi d'asma a causa dell'inquinamento atmosferico, cioè stimare la DAP media per prevenire questo rischio negli adulti e nei bambini:

(ii) Individuare le preferenze individuali sul rischio di incorrere nella patologia asmatica. L'obiettivo è di verificare se esiste una differenza tra le preferenze di diverse categorie a rischio nella popolazione (asmatici, bronchitici, allergici, ecc.).

(iii) Utilizzare due diverse tecniche di somministrazione del questionario: personale ed autocompilativo. Verificare l'attendibilità del questionario autocompilativo nella stima dei danni alla salute dell'uomo, campo di indagine particolarmente delicato e complesso.

La nostra aspettativa di partenza è che gli individui abbiano una diversa percezione del rischio a seconda che soffrano di problemi respiratori o meno, ed in particolar modo se soffrono d'asma. Ci sembra ragionevole supporre che le preferenze degli asmatici siano diverse rispetto al resto della popolazione.
Contrariamente all'ipotesi di partenza, i risultati indicano che l'appartenenza al gruppo degli asmatici non determina una maggiore DAP, e quindi una diversa percezione del proprio rischio soggettivo. Le due categorie presentano la medesima valutazione soggettiva del rischio d'asma e quindi le medesime preferenze in relazione al rischio di incorrere in attacchi d'asma.