Tecnologie, armamenti ed equilibrio del terrore negli anni Cinquanta

Dott.ssa Marilena Gala

Università di Firenze

Abstract

Il concetto di equilibrio, in questo caso legato al terrore di un evento bellico capace di provocare distruzioni immani sull'intero pianeta, richiama inevitabilmente l'idea di una stabilità facilmente compromettibile in quanto trasformabile in una situazione costantemente reattiva alle diverse contingenze.
Gli anni cinquanta sono un periodo particolarmente interessante e cruciale non soltanto per la storia diplomatica, ma - legata a questa - anche per gli sviluppi registrati nell'ambito delle tecnologie e quindi delle capacità di sfruttamento dell'energia atomica a scopi militari. L'equilibrio del terrore nasce anzitutto dalla disponibilità di determinate risorse - ovvero l'uranio - ma anche dalla possibilità di mettere a frutto le risorse stesse nel campo degli armamenti. E' proprio questo infatti il decennio in cui i due maggiori avversari della guerra fredda raggiungeranno, in una vera e propria gara fatta di continui rilanci diretti a mostrare di sapere e potere ottenere di più e meglio, una serie di risultati talvolta spettacolari, ma soprattutto impressionanti in termini di sviluppo della potenzialità distruttiva dei rispettivi arsenali. In altre parole, sono gli anni della sperimentazione della bomba termonucleare che sovietici e americani metteranno a punto in questo ordine, sottolineando così quanto già nella prima metà del decennio il divario tecnologico fra i due contendenti si fosse ridotto fino quasi a scomparire, almeno in relazione ad alcuni aspetti dello sfruttamento delle potenzialità dell'atomo.
Prima ancora di chiedersi come e quanto sia stato rilevante dal punto di vista diplomatico il mantenimento di una sostanziale stabilità internazionale basata sul timore della reciproca distruzione, risulta perciò opportuno chiarire l'importanza politica dell'elemento tecnologico, nel senso di discriminante nell'orientamento di volta in volta prevalso a Washington o a Mosca durante il periodo considerato, per tentare infine di trovare la giusta collocazione alla questione del monopolio/trasferimento delle conoscenze tecnologiche sia rispetto ai rapporti fra i due blocchi , sia a quelli all'interno di ciascuno schieramento.

Sviluppo degli arsenali:
1- che cosa serviva al loro sviluppo
2- parallelismo fra i due blocchi nell'offrire know how agli alleati
3- Percezione di un sostanziale equilibrio.

Importanza del mantenimento dell'equilibrio a garanzia di migliori condizioni per evitare la guerra:
1- l'elemento nucleare come determinante e assolutamente imprescindibile in termini politici prima ancora che militari
2- impossibilità di ipotizzare qualsiasi forma di condivisione di conoscenze perché è impossibile controllare lo sviluppo di questo tipo di esportazioni
3- necessità di controllare le tecnologie.