Il miglioramento
della qualità ambientale assume la natura di un bene pubblico
internazionale, e in quanto tale pone problemi di fallimento del mercato
ben noti agli economisti. La massimizzazione dei benefici netti globali
scontrandosi con gli incentivi privati dei singoli da origine al comportamento
del free-riding, che in presenza di problemi ambientali globali (come
la distruzione dello strato di ozono atmosferico e il riscaldamento
dell'atmosfera) diventa quanto più allettante. Gli accordi internazionali
sull'ambiente rappresentano così la risposta adeguata alla necessità
di intervento per i problemi connessi alla variazione del clima, ma
allo stesso tempo la sfida più difficile alla cooperazione internazionale,
per l'enorme difficoltà, già verificata sul piano empirico,
di indurre una partecipazione globale all'accordo. La complessità
delle problematiche è acuita dal fatto che gli effetti dei problemi
ambientali globali si manifestano in modo differenziato nelle diverse
aree del pianeta, e i potenziali benefici derivanti dalla cooperazione
si distribuiscono in modo asimmetrico tra i paesi, con conseguenti implicazioni
di equità distributiva.
L'obbiettivo del lavoro è quello di investigare da una parte
i principali contributi teorici che attingendo dalla teoria microeconomica
e dalla teoria dei giochi offrono possibili soluzioni al problema della
realizzazione e stabilità degli accordi internazionali, e dall'altra
di porre l'accento sulla rilevanza che efficienza ed equità,
nonché il loro trade-off, hanno nell'ambito della negoziazione
internazionale, considerato che questi principi al pari dell'efficacia
ambientale giocano un ruolo fondamentale nel determinare le eventuali
risposte di policy.
Nella seconda parte del lavoro le indicazioni teoriche vengono vagliate
alla luce dei risultati effettivamente raggiunti in termini di accordi
realizzati: vittorie e fallimenti della cooperazione vengono analizzati
sulla base degli strumenti e incentivi utilizzati e delle strategie
seguite. L'intento è quello di fornire una sorta di stato dell'arte
sul piano teorico ed empirico delle problematiche relative agli accordi
internazionali, al fine di indirizzare meglio il dibattito e fornire
utili spunti per la strutturazione e l'implementazione degli accordi
internazionali sull'ambiente.