Gli effetti esterni
del trasporto motorizzato, in particolare nei centri urbani, sono da
tempo oggetto di una intensa considerazione scientifica nei Paesi occidentali.
Una continua attenzione, giudicata da alcuni addirittura eccessiva,
è dedicata ai danni dell'inquinamento atmosferico e della congestione
stradale nelle nostre città; anche al tema degli incidenti sono
stati concessi ampi spazi di ricerca, sebbene questo meriterebbe ancor
maggiore dedizione. Nei Paesi in via di sviluppo, gli effetti esterni
del trasporto urbano assumono un'importanza che sembra essere, dati
alla mano, di gran lunga superiore, in termini assoluti, a quella dei
paesi occidentali, benché in termini proporzionali, rispetto
cioè al contesto complessivamente problematico delle socio-economie
urbane di questi Paesi, essa appaia effettivamente meno vistosa. Il
consumo "esternale" di risorse collettive, ricollegabile alla
rapidissima e sregolata crescita dei trasporti motorizzati - crescita
riconducibile, a sua volta, a forme disordinate di sviluppo urbano e
all'affermazione di modelli di attività di tipo occidentale -
costituisce un fattore importante nel gioco delle risorse collettive
urbane; fattore che non sembra opportuno, se non altro per ragioni etiche,
dimenticare. Nel lavoro, basato sulla raccolta critica di dati e proiezioni
statistiche riferite a diversi contesti urbani e metropolitani di Paesi
in via di sviluppo, si evidenziano gli aspetti quantitativamente più
salienti dei suddetti consumi di risorse "dimenticate" dovuti
al trasporto, ponendo particolare attenzione a prospettive peculiari
(quale l'analisi degli incidenti) che, più delle altre, richiamano
la necessità di interventi decisi, eventualmente anche sul piano
dell'impegno internazionale.